La terapia di coppia: alcune precisazioni

La terapia di coppia è una particolare forma di psicoterapia alla quale si rivolgono due persone che sentono che all’interno della loro relazione sentimentale qualche cosa non sta funzionando, generando disagio e malessere.

Se, presentata così, la questione sembra molto semplice, è in realtà necessario fare alcune precisazioni.

Una coppia, due persone: la domanda di aiuto

Un terapeuta lavora con chi si rivolge a lui con una domanda di aiuto. La coppia può quindi pensare di intraprendere un percorso di terapia con l’obiettivo di stare meglio.

Ma essendo la coppia formata da due persone, il presupposto è che la domanda di aiuto provenga da entrambi i partecipanti.

Nella quotidianità della stanza del terapeuta, tuttavia, non è raro che sia uno dei due partner a “portare” in terapia l’altro, che non ha in realtà una motivazione propria ad aderire al percorso.

Il lavoro sulla domanda è quindi già un’importante faccenda terapeutica, perché va a toccare questioni di comunicazione e condivisione all’interno della coppia, di obiettivi, desideri e fantasie che ciascuno dei due partner ha rispetto alla relazione.

La terapia di coppia può quindi partire solo dopo questo iniziale e propedeutico lavoro e in particolare solo quando entrambi i partner abbiano generato una domanda (che può anche non essere la stessa) rispetto alla loro coppia.

Se ciò non avviene, il terapeuta può aiutare la coppia ad individuare un percorso che possa meglio rispondere alla domanda di aiuto, ad esempio una terapia individuale per uno o entrambi i partner separatamente.

Coppia, terapia e responsabilità

Un ulteriore aspetto del quale è necessario parlare è il concetto di responsabilità nella terapia.

In primo luogo, la responsabilità di prendersi cura del proprio benessere, che non può essere demandata ad altri (nemmeno al terapeuta), ma che è interamente in mano a noi stessi. Ovvero: posso decidere per me di rivolgermi a uno psicoterapeuta, non posso deciderlo per il mio partner.

Questo non vale soltanto nella terapia di coppia, ma in generale possiamo dire che rivolgersi a uno psicoterapeuta è un atto del quale la persona non può che avere la piena responsabilità.

In secondo luogo, la terapia di coppia chiede a ciascuno dei partner di guardare da vicino alla propria responsabilità all’interno della relazione che si manifesta anche nel qui ed ora nella stanza del terapeuta. Ovvero: la terapia non può cambiare l’altro, ma può aiutarmi a vedere quale parte metto io nel mantenere certe modalità di relazione che fanno stare male me e il mio partner.

E (non) vissero per sempre felici e contenti…

Se pensiamo a una coppia, siamo portati ad immaginare che l’obiettivo della terapia sia quello di tenere insieme i due partner e far ritrovare loro l’armonia e l’amore.

Effettivamente, un aspetto centrale della terapia di coppia, che spesso coincide anche con la domanda di aiuto, riguarda la gestione dei conflitti. Il processo terapeutico, infatti, mira proprio a favorire la comunicazione tra i partner, esplicitando i non detti, condividendo un linguaggio comune, promuovendo il reciproco riconoscimento delle emozioni e la capacità di “maneggiare” sia le proprie che quelle del partner. L’obiettivo è dunque quello di acquisire nuovi strumenti per una gestione positiva della relazione e una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e dei propri vissuti nella coppia.

Tuttavia, proprio perché con la terapia aumenta la consapevolezza di sé, può anche avvenire che ciò porti i partner a realizzare che la separazione della coppia sia la strada da percorrere per ritornare ad una situazione di benessere personale. In questo caso, la terapia può fornire un valido supporto per “separarsi serenamente”, soprattutto, ma non solo, quando la coppia ha anche dei figli.

La terapia di coppia: conclusioni

Per concludere, quindi, possiamo dire che la terapia di coppia è un intervento articolato, nel quale il ruolo del terapeuta è quello di sostenere la coppia nel percorso di ricerca di ciò che è bene per lei in quel preciso momento. In questo percorso, la responsabilità della scelta è sempre e interamente della coppia, intesa sia come unità, sia nelle due persone che la compongono.

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